Con una formula ampiamente modificata a causa del Covid, Fili in Trama archivia un’edizione definita dagli organizzatori più che positiva. Anche nella giornata conclusiva lo spessore degli eventi e l’afflusso del pubblico hanno confermato l’importanza della manifestazione per Panicale, sia sotto il profilo turistico, sia per il ruolo di crocevia dell’attività lavorativa legata all’arte del ricamo e del merletto.
Positivi i riscontri relativi agli appuntamenti della giornata conclusiva, apertasi con un coinvolgente concerto di musica barocca dal titolo “L’organo all’Opera 2.0”, rivisitata secondo l’organo di Eric Foster e la voce del mezzosoprano Rachele Raggiotti in una produzione firmata Teathron Musiké-Pan Opera Festival.
Ma il momento più intensamente legato all’Ars Panicalensis, con tutta la sua tradizione del ricamo su tulle, si è avuto nel ricordo di Maria Papalini, ricamatrice morta nel giugno scorso, tra le prime allieve di Anita Belleschi Grifoni (capostipite del punto panicalese) e tra le anime di “Fili in Trama” sin dalla prima edizione.
Il Gal Trasimeno-Orvietano e l’Associazione La Trama di Anita”, hanno voluto donare una targa alla famiglia per sottolinearne maestria, disponibilità ed entusiasmo nel produrre per una vita intera manufatti destinati, tra gli altri, anche a casate reali di tutta Europa.
E a proposito di Europa, grande curiosità ha destato la sezione dell’evento “Fili in Trama on line” che ha portato all’attenzione di appassionati e addetti ai lavori le produzioni realizzate in Polonia, Portogallo e Russia nell’ambito della “Via europea del merletto e del ricamo”, che vede proprio Panicale quale unica rappresentante italiana. I filmati inviati in streaming sono stati diffusi tramite maxischermo, evidenziando le caratteristiche tessili e soprattutto la qualità espressa delle realtà coinvolte nei singoli paesi. Un ottimo viatico per ulteriori collaborazioni future, quando si spera tutto potrà tornare alla normalità a livello di scambi e trasmissione dei saperi.