spot_img
giovedì 18 Aprile 2024
spot_img

Tradotta integralmente La Trasimenide di Matteo dall’Isola

Da leggere

Pubblicata in versione integrale dalla Morlacchi Editore “La Trasimenide di Matteo dall’Isola. La narrazione epica e storica della vita al Trasimeno in un manoscritto del Cinquecento”. Il volume è frutto di un importante lavoro di trascrizione e traduzione sul manoscritto originale, risalente ai primi decenni del Cinquecento e conservato nella Biblioteca Augusta di Perugia, compiuto da Riccardo Massarelli dell’Università degli studi di Perugia.
La pregevole opera, presentata al Museo della pesca di San Feliciano – il Comune di Magione è tra gli enti promotori dell’iniziativa editoriale insieme alla Regione dell’Umbria e al Gal Trasimeno-Orvietano –, è arricchita da due contributi, uno sulle tecniche piscatorie dell’epoca a cura di Ermanno Gambini, Direttore scientifico del Museo della pesca; e uno su Isola Maggiore e i suoi monumenti all’epoca di Matteo dall’Isola, curato dallo storico dell’arte Mirko Santanicchia che ne approfondiscono gli apporti fondamentali per l’etnografia e la storia sociale e artistica del Trasimeno.

Corredano la narrazione del poema, rimasto incompiuto e mai pubblicato per ragioni storiche ancora non note, i numerosi disegni originali e gli acquarelli eseguiti dall’artista passignanese Elio Pasquali alla fine de secolo scorso raffiguranti la millenaria pesca dei tori che veniva praticata sul lago Trasimeno e di cui Matteo dall’Isola è testimone diretto della sua epoca.
L’autore, le cui poche notizie relative sulla sua vita sono dedotte da questa unica opera, nasce verosimilmente a Isola Maggiore nell’ultimo ventennio del Quattrocento. Nella Trasimenide unisce il racconto mitico, sia apre infatti con Oceano, re del mare, che viene svegliato di notte da rumori terribili; alla vita quotidiana dei pescatori di Isola fatta di duro lavoro, obiettivo principale come lo stesso autore specifica nelle note iniziali; e di una parte in cui confluiscono commenti sulla vita dei pescatori, lettere e componimenti vari.

Come spiega Massarelli nell’introduzione “Il valore dell’opera di Matteo, pertanto, non è tanto nella qualità della sua poesia, ma nella mole di informazioni antropologiche ed etnografiche eruibili dal testo e dalle note, arricchite da tante illustrazioni, che restituiscono un quadro per quanto possibile coerente della vita e delle attività al Lago Trasimeno nel primo ‘500”
Alla presentazione sono intervenuti Gionni Moscetti e Francesca Caproni, rispettivamente presidente e direttore del Gal Trasimeno-Orvietano; Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione, gli autori e l’editore.

Trasimenonline è accessibile liberamente e senza costi.
Ciò è possibile anche grazie al supporto di coloro che ci sostengono, convinti che un'informazione accurata sia fondamentale per la nostra comunità.
Se hai la possibilità, unisciti al nostro sforzo con una semplice donazione.




Può interessarti anche

Dal mondo

 

Cerca nel sito

 

Ultime notizie

spot_img