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venerdì 29 Marzo 2024
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La Misericordia di Castiglione aderisce a un progetto di sviluppo economico in Tanzania

La scorsa settimana la presentazione di un’importante azione di aiuto concreto per il Paese dell’Africa Orientale, condiviso dal Comune di Castiglione del Lago

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Castiglione del Lago solidale e vicina alla Tanzania, e questo grazie a un importante e concreto progetto di sviluppo economico, sociale e culturale della “Fondazione Spazio Spadoni” a cui ha aderito la Confraternita di Misericordia di Castiglione del Lago. La Fondazione Spazio Spadoni ha sede operativa presso il Convento di San Cerbone a Lucca.
Il progetto è intitolato “Hic Sum” per riallacciarsi a quei valori basilari delle Misericordie fin dalla loro origine: missione, misericordia, prossimità e vicinanza territoriale, ma anche, oltre il territorio, scambio, cooperazione, reciprocità e gratuità. E come spiega il Governatore della Misericordia castiglionese Ivo Massinelli «fratelli tutti come dice papa Francesco nell’enciclica dove ripetutamente usa la parola “misericordia” intesa come amore per tutti i fratelli, gratuità degli atti, reciprocità, aiuto fraterno. Utopia impossibile? Forse, ma insieme ci possiamo provare».

Hic Sum è un progetto portato avanti tra Spazio Spadoni, Misericordie e congregazioni religiose dei paesi più poveri della terra. È un progetto “verso l’altro” e soprattutto un compito di responsabilità per chi si impegna per dare possibilità pratiche e vera di autonomia a persone in contesti fragili nei Paesi più fragili.
Proseguire nell’opera di sviluppo e diffusione dell’esperienza di Misericordia nel mondo. L’obiettivo è quello di portare un aiuto concreto alle esperienze missionarie delle comunità ecclesiali che nel mondo operano per chi ancora combatte contro la povertà economica, sociale, culturale e educativa.

A Castiglione è arrivata Suor Leah, rappresentante delle “African Benedictine Sisters” di Ndanda, nella parte più orientale della Tanzania, spiegando in poche parole la situazione nel villaggio Narunyu Sisters nella regione Lindi: «Il progetto è fatto per aiutare una popolazione che ha problemi di malnutrizione e povertà economica nel villaggio e serve per il sostentamento della comunità e della nostra congregazione. Noi “African Benedictine Sisters” di Ndanda speriamo molto nella realizzazione di questo progetto nel rispetto della nostra regola benedettina “Ora et labora”. Il progetto serve per dare coraggio alle donne africane nel realizzare una attività che le renda indipendenti e autosufficienti: si tratta di realizzare un allevamento di polli nel villaggio di Narunyu, sia per uso proprio come alimentazione che per venderli».
La congregazione African Benedictine Sisters di Nostra Signora si è stabilita a Ndanda nel 1946 per opera dell’abate vescovo Joachim Amman OSB nella Abatia Nullus in Ndanda. La congregazione è composta da 234 membri che lavorano in Tanzania e Mozambico. «Noi suore siamo impegnate in vari apostolati: educazione, catechesi, ministero della salute e lavori nel sociale per aiutare coloro che hanno bisogno, in particolare le donne e i giovani. San Benedetto è il patrono insieme alla Vergine Maria della nostra congregazione».

Alla presentazione del progetto ha partecipato tutta la Giunta Comunale di Castiglione del Lago. «Ringraziamo la nostra Misericordia – ha dichiarato l’assessora alle politiche sociali Elisa Bruni – perché proprio in questi giorni, ci ha fornito l’occasione per ascoltare a Castiglione le parole di Suor Leah. Ancora una volta emerge una comunità castiglionese aperta e solidale che è un orgoglio per tutti noi. Le persone sanno dare esempio di buone pratiche e quale occasione migliore, proprio nel periodo pasquale, per riflettere sul valore dell’accoglienza, della solidarietà concreta, fatta di azioni e di apertura al prossimo. Ci auguriamo che la cooperazione internazionale sia sempre più al centro dei nostri valori, con politiche ancora più attente e nuove risorse; una bellissima esperienza, che tramite la Confraternita di Misericordia ha dato ricchezza umana a tutta la nostra comunità e ci apre verso l’essere umano di tutto il mondo. A questo punto un inevitabile pensiero va ai migranti che troppo spesso perdono la vita e ci dimostrano l’atrocità delle guerre e della povertà. L’augurio mio e di tutta l’Amministrazione comunale è che possano trovare porti aperti e politiche pronte a tendere una doverosa mano e che presto possano vedere le loro terre vivere nella pace e nella prosperità. Questo è il mondo che dovrebbe essere e quello che vogliamo immaginare per i nostri figli. Un mondo fatto di pace ed equità per tutte e per tutti, da ogni punto di vista. Con questi pensieri auguro a tutti una Buona Pasqua».

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