“Il giorno 27 giugno si è insediato il nuovo consiglio comunale, secondo le procedure previste. C’è stata anche la presentazione, da parte del Sindaco, della Giunta e la distribuzione delle deleghe agli Assessori e ai consiglieri comunali di maggioranza. È stato eletto anche il Presidente del consiglio, Sara Petruzzi, su proposta del Sindaco. Contrariamente a quanto è stato detto, non si tratta della prima donna a ricoprire tale ruolo a Castiglione del Lago; già nella consiliatura 2009-2014, Paola Pasquoni ricoprì lo stesso incarico. Per la prima volta, un Presidente del consiglio comunale è stato eletto alla prima votazione, avendo ricevuto i voti di una parte delle minoranze.”
“È filato tutto liscio, forse troppo liscio. Nessun rilievo è stato fatto dalle minoranze neppure nelle nomine degli Assessori, tre dei quali recuperati al di fuori degli eletti in consiglio comunale. Meraviglia delle meraviglie: mentre fino a qualche mese fa la maggioranza giustificava la mancata realizzazione degli obiettivi programmatici per aver ereditato una situazione finanziaria difficile e da mettere in ordine, con sorpresa è stata richiamata al bilancio e tributi l’ex-Assessore al Bilancio della Giunta Batino. C’è stata anche l’occasione di far ratificare dal primo nuovo consiglio comunale una delicata variazione di bilancio adottata dalla precedente Giunta lo scorso 23 maggio.”
“Tutto questo senza il dovuto approfondimento necessario, che poteva essere esercitato poiché all’ordine del giorno del consiglio era prevista, non casualmente, la costituzione della commissione Finanze e bilancio e i tempi per la ratifica da parte del consiglio potevano essere rispettati rinviando il punto all’ordine del giorno al prossimo consiglio comunale che si terrà a breve. Perché delicata variazione di bilancio? La relazione del Revisore, poiché la Deliberazione adottata dalla Giunta ai sensi dell’articolo 175 comma 4 del TUEL è d’urgenza, invita la Giunta ad evitare il consolidarsi delle Deliberazioni di urgenza che al comune di Castiglione del Lago non sono un’eccezione, ma una regola.”
“Poi, noi aggiungiamo, perché i maggiori introiti derivanti dal recupero della TARI, pari a 36.500 euro, previsti nell’atto portato in approvazione, non vengono destinati alla riduzione della tariffa come dovuto? Il consigliere Brancaleoni, unico intervenuto sull’argomento, richiedeva il rinvio dell’atto al successivo consiglio, ma inspiegabilmente, contemporaneamente annunciava il voto di astensione. Astensione seguita anche dalle altre minoranze, mentre compatta a favore ha votato la maggioranza.”
Daniz Lodovichi
Pierino Bernardini