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mercoledì 9 Ottobre 2024
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Un Giardino dei giusti per gli 80 anni dalla liberazione degli ebrei da Isola Maggiore

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“Una commemorazione dalla forte valenza simbolica per ribadire quei principi fondamentali e quegli ideali che sono alla base della nostra Costituzione” è quanto più volte sottolineato nei diversi interventi che si sono succeduti in occasione della cerimonia, tenutasi al vecchio molo di Sant’Arcangelo di Magione, in ricordo dell’ottantesimo anniversario della liberazione di circa trenta ebrei, prigionieri dei tedeschi, da Isola Maggiore, durante il secondo conflitto mondiale nelle notti del 19 e 20 giugno del 1944 mentre era in atto la battaglia per la liberazione del Trasimeno.

Il coraggioso atto avvenne per iniziativa di don Antonio Posta, Giusto tra le Nazioni, che, con l’aiuto di 15 pescatori e con il contributo dell’agente di polizia Giuseppe Baratta, li traghettò portandoli in salvo a Sant’Arcangelo già liberata dagli alleati.
Nel presiedere l’evento, alla presenza di autorità civili militari e religiose, il sindaco di Magione, Massimo Lagetti, ha sottolineato l’importanza del ricordo e il valore della presenza di tante figure istituzionali, a conferma di quanto l’evento sia sentito da tutta la comunità. Sono poi intervenuti Nicola De Stefano, vice prefetto di Perugia, Roberto Conti, commissario capo della Polizia di Stato, Maria Elena Minciaroni, sindaca di Tuoro sul Trasimeno, don Leonardo Romizi.

Lo storico Gianfranco Cialini ha quindi ripercorso le vicende che hanno portato a veder riconosciuto, ai protagonisti, l’importante ruolo avuto nel salvataggio dei prigionieri. “Oggi – ha affermato Cialini – queste persone che hanno sempre taciuto quel gesto eroico, lo vedono riconosciuto attraverso atti formali quali il conferimento di onorificenze o l’intitolazione di vie.”
Al fine di trasmettere il ricordo di questa importante vicenda storica, lo stesso Cialini, in qualità di presidente del Lions Club di Corciano, ha reso noto che il Club si farà carico della piantumazione di diciassette alberi in uno spazio adiacente il pontile di Sant’Arcangelo, luogo dello sbarco degli ebrei liberati, al fine di costituire un Giardino dei giusti che permetta di rafforzare ancora di più la memoria su quanto avvenuto, soprattutto per le nuove generazioni.

Erano presenti, tra gli altri, rappresentanti dell’associazione nazionale della Polizia di Stato, sezione di Perugia presieduta da Floriano Fiorucci, e del Lions Club Corciano con i labari, assessori e consiglieri comunali, la figlia del pescatore Agostino Piazzesi, che partecipò alla liberazione, Elisa Piazzesi, e la nipote di don Antonio Posta.

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