La situazione sanitaria nel territorio del Trasimeno continua a peggiorare, con servizi essenziali ridotti all’osso e cittadini costretti a fronteggiare gravi disagi. A denunciarlo è il Comitato per il diritto alla salute art.32 di Città della Pieve in una lettera indirizzata alle autorità competenti in cui espone una serie di carenze e inefficienze che stanno mettendo a dura prova i servizi essenziali. “La notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno, il Punto di Primo Soccorso di Città della Pieve si è trovato nuovamente privo di Guardia Medica, un fatto inaccettabile che mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini”, si legge nella lettera del Comitato. “Su sei operatori previsti nei turni, solo due erano operativi, costringendo il medico di turno a prolungare il proprio servizio per un turno estenuante di 24 ore.”
Ma le criticità non si fermano qui. Si segnala anche un grave problema riguardante gli esami radiologici: nonostante la presenza di strutture a Castiglione del Lago e Città della Pieve, un cittadino residente ha dovuto prenotare l’esame presso l’ospedale di Orvieto, o alternativamente a Città di Castello. Questa situazione, secondo il Comitato, evidenzia un progressivo smantellamento dei servizi sanitari nella zona Ovest dell’Umbria, a favore della zona Est dove le risorse sembrano essere maggiormente concentrate e potenziate.
“È intollerabile che il Trasimeno debba subire penalizzazioni nell’ambito della sanità per favorire l’efficientamento di altre aree della regione”, prosegue la lettera.
Un altro nodo cruciale sollevato riguarda il riconoscimento del Presidio di Area disagiata: mentre Norcia ha ottenuto tale riconoscimento, a Città della Pieve è stato negato, nonostante un giudizio favorevole del TAR. Il Comitato esige quindi un potenziamento immediato dei servizi ambulatoriali e specialistici, insieme al mantenimento effettivo ed efficiente del Punto di Primo Soccorso, fondamentali soprattutto in vista della stagione estiva e dell’afflusso turistico che metteranno ulteriormente sotto pressione le risorse sanitarie locali.
“In conclusione, raccogliamo le testimonianze dei cittadini che manifestano malcontento e rabbia per il costante depauperamento della sanità territoriale”, afferma il Comitato. “Chiediamo spiegazioni chiare e immediate dalle istituzioni competenti sulle ragioni che hanno portato la situazione sanitaria di questo territorio a toccare livelli così bassi, evitando qualsiasi tentativo di nascondere la verità sotto il velo dei consueti trionfalismi pre-elettorali.”