Negli ultimi giorni la consigliera regionale del Partito Democratico, Simona Meloni, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla copertura del servizio di Continuità Assistenziale nel Distretto del Trasimeno, un tema che ha attirato l’attenzione di vari organi di stampa e ha alimentato un acceso dibattito pubblico. L’azienda sanitaria locale ha risposto, ribadendo che l’assistenza sanitaria nel territorio è garantita in modo continuo e capillare, senza interruzioni significative, anche durante i periodi di maggiore criticità, come i mesi estivi.
Secondo le informazioni fornite, nel Distretto del Trasimeno l’assistenza viene garantita per l’intero arco della giornata, coprendo 12 ore diurne e 12 ore notturne, tutti i giorni della settimana. Questo sistema si basa su un’articolata rete di servizi, che coinvolge diversi attori sanitari:
Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta**: attivi dal lunedì al venerdì, negli orari 08:00-12:00 e 16:00-20:00.
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)**: ambulatori diurni che operano dalle 12:00 alle 16:00 dal lunedì al venerdì, e dalle 08:00 alle 14:00 il sabato e nei giorni prefestivi. I punti di erogazione si trovano a Tavernelle, Castiglione del Lago e Magione.
Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)**: disponibili durante le ore notturne, dalle 20:00 alle 08:00, nonché nei giorni festivi e prefestivi dalle 08:00 alle 20:00. Le cinque postazioni di Continuità Assistenziale sono situate a Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Passignano e Magione (quest’ultima attiva solo nei giorni prefestivi e festivi).
In aggiunta a questi servizi, il Distretto del Trasimeno dispone di un Punto di Primo Soccorso con ambulanza medicalizzata presso la Casa della Comunità di Città della Pieve, operativo 24 ore su 24, e del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castiglione del Lago, perfettamente integrato nella rete regionale di emergenza-urgenza.
Permangono alcune criticità, specialmente nella copertura di tutte e cinque le postazioni di Continuità Assistenziale, dovute principalmente alla difficoltà di reperire medici disponibili, un problema accentuato nei mesi estivi. Per far fronte a queste difficoltà, sono stati implementati specifici accordi e procedure che garantiscono la gestione appropriata dei casi nelle zone eventualmente scoperte, affidandoli ai medici in servizio nelle aree limitrofe.
