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mercoledì 9 Ottobre 2024
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Recuperato un crocifisso del XVIII secolo: denunciato un 59enne per furto aggravato

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Grazie a un’operazione condotta dai Carabinieri della Stazione di Città della Pieve, è stato recuperato un crocifisso ligneo del XVIII secolo, rubato nei giorni scorsi dal Duomo della cittadina umbra. Il prezioso manufatto, parte di un trittico realizzato da un artigiano del 1700, era esposto nella “Cappella del Gesù”, luogo di grande importanza storico-religiosa e meta di numerosi fedeli.
Il crocifisso, sebbene di valore stimato intorno ai 1.000 euro, ha un’importanza che va ben oltre il semplice valore economico, rappresentando un patrimonio di inestimabile valore per la comunità locale. La sottrazione del manufatto aveva destato grande preoccupazione e indignazione tra i cittadini e i fedeli, portando il parroco a sporgere immediatamente querela contro ignoti.

L’indagine è stata avviata dai Carabinieri subito dopo la denuncia e ha visto un rapido sviluppo grazie all’attività investigativa svolta sul campo. Le dichiarazioni raccolte dai testimoni e l’analisi delle informazioni hanno permesso di risalire a un’autovettura sospetta, vista allontanarsi dal centro abitato subito dopo il furto.
Approfondendo le ricerche, i militari hanno scoperto che il proprietario dell’auto, un 59enne di origini laziali già noto alle Forze dell’ordine, si trovava in vacanza in un agriturismo della zona. Con il supporto di un decreto di perquisizione emesso dall’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri si sono appostati nei pressi della struttura ricettiva, attendendo il ritorno dell’uomo.

La perquisizione effettuata nella camera utilizzata dal sospettato ha portato al ritrovamento del crocifisso, che è stato immediatamente sequestrato. Il 59enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica con l’accusa di furto aggravato, considerato il valore e la sacralità dell’oggetto sottratto.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il crocifisso è stato restituito al parroco della chiesa di Città della Pieve, che ha potuto riposizionarlo sull’altare del Gesù, restituendo così ai fedeli la possibilità di ammirare nuovamente il prezioso simbolo della loro devozione.

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