“Il nostro cinema” al Caporali, Lagodarte e ‘Quelli del 65’ per un evento cinegastronomico

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Una novità al Nuovo Cinema Caporali: Lagodarte Impresa Sociale propone un evento cine-gastronomico che vuole diventare un format per gli appassionati di cinema, con il coinvolgimento attivo delle associazioni del territorio. Si intitola “Il nostro cinema, le associazioni propongono un film” e nella prima giornata di martedì 3 dicembre vede la partecipazione dell’associazione “Quelli del 65”, già conosciuta per la Corsa Cobram, il tuffo di Mister Trasimeno a Capodanno e tante altre originali iniziative.
Con la consulenza del critico Andrea Fioravanti al Ristorante La Cantina e poi al vicino Nuovo Cinema Caporali ci sarà “Lo ScolaPasta” con la proiezione del film “Una giornata particolare” preceduta da una cena degustazione animata con brevi sequenze, retroscena, aneddoti dedicati al tema cibo nei film di Ettore Scola e un piccolo gioco a premi ispirato ai capolavori del grande regista e sceneggiatore italiano. La scelta del film è stata fatta attraverso il voto di tutti i soci di “Quelli del 65” in una rosa di nove film recentemente restaurati dalla Cineteca di Bologna: “Una giornata particolare” ha superato di un soffio “Il Decameron” di Pier Paolo Pasolini e “La dolce vita” di Federico Fellini. La cena-degustazione con animazione al ristorante è fissata per le 19:30 al Ristorante La Cantina mentre il film sarà proiettato al Nuovo Cinema Caporali, a poche decine di metri dal ristorante, alle 21:15: è prevista anche una proiezione alle ore 17 per chi preferisce l’orario pomeridiano.

A tema anche il menu proposto da Lagodarte e “Quelli del 65” con il Ristorante La Cantina: antipasto “Frittatina La terrazza”, primo “Rigatoni pomodoro e melanzane C’eravamo tanto amati”, secondo “Porchetta e pizza bianca Dramma della gelosia”, dolce “Babà con panna Maccheroni” con acqua vino e caffè. Per ragioni organizzative e di spazio Lagodarte raccoglie le prenotazioni all’evento per un massimo di 36 partecipanti entro il 30 novembre ai numeri 075 951099 oppure 335 5858310: il prezzo comprensivo di cena, animazione e film (orario a scelta) è di 30 euro. Per chi fosse interessato solo al film non è necessaria la prenotazione e può recarsi direttamente al Nuovo Cinema Caporali alle 17 o alle 21.15: ingresso euro 8.
È proprio il critico Andrea Fioravanti che spiega il titolo, che gioca sul nome di Scola, e dà qualche anticipazione sulla la serata: «Il regista romano con i suoi film, ha raccontato la storia dell’Italia, e degli italiani, degli ultimi 50 anni. Un’Italia che cercava un riscatto dopo la disfatta del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale, ma anche un’Italia che rivelava cattiveria e piccineria, ostilità, prepotenza, grandi risorse di umanità e forti incertezze. Scola ha raccontato di una risalita faticosa e di un crollo di ideali, lui che di ideali e impegno ha sempre condito la sua attività di regista. E lo ha fatto, non di rado, da quel punto di osservazione privilegiato di vizi, virtù, tic e manie, che è la tavola. Al punto da indicare spesso i suoi film con titoli che richiamavano il cibo o situazioni ad esso collegate come il momento del pasto serale, “La Cena” (1998), o il cibo più mangiato dagli italiani come “Maccheroni” (1985) per non parlare de “La Famiglia” (1987), un racconto che copre 80 anni di storia familiare tra amori, tensioni, tradimenti e confessioni ambientate nel chiuso di un appartamento, e spesso intorno a un tavolo, che assiste silenzioso all’inseguirsi di giorni normali, in cui accadono cose normali. Oppure “La terrazza” del 1980 dove appunto su una terrazza romana si incontrano periodicamente alcuni vecchi amici e colleghi, esponenti della sinistra intellettuale italiana, ospiti di una coppia salottiera. Attorno al cibo, nel cinema di Ettore Scola, si svolgono scene importanti.

Non c’è film, o quasi, in cui i protagonisti non si trovino, almeno una volta, riuniti a tavola per mangiare, certo, ma anche per parlare, per confessarsi parole non dette per troppo tempo, per litigare. Insomma, il cibo è qualcosa che serve al cinema di Scola per raccontare l’Italia: e spesso esce un ritratto che è il frutto di una indagine sociologica feroce perpetrata sotto la lente d’osservazione del più alto rito domestico, quello del pasto. Ma Ettore Scola ha usato il cibo anche per mero divertimento come in “Hostaria!” contenuto nel film a episodi “I nuovi mostri” dove Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman ritornano ad interpretare personaggi caricaturali come nel 1963: in un’umile e rustica osteria romana, il cameriere e il cuoco litigano forsennatamente in cucina per questioni di gelosia, arrivando, tra sberle, sputi, lancio di cibo e tanto altro, a rovinare e insudiciare le pietanze in cottura. La cena risulterà comunque gradita a un gruppo di commensali capitolini d’alto rango».