I Carabinieri Forestali hanno denunciato un uomo di 48 anni, originario di Perugia, per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. L’episodio è avvenuto durante un servizio di controllo nelle campagne del Trasimeno.
I militari, insospettiti dai guaiti, hanno scoperto due cani di grossa taglia legati con delle corde a una piccola pianta dietro un casolare. Gli animali, nel tentativo di ripararsi dal caldo intenso di questi giorni, si erano intrecciati tra loro e non riuscivano più a muoversi.
Il proprietario, al momento dell’intervento assente perché a Roma, non avrebbe fatto rientro per diverse ore. Per questo i forestali hanno liberato i cani e li hanno affidati temporaneamente a una terza persona, evitando che restassero per l’intera giornata sotto il sole. Contestualmente è stato richiesto l’intervento del servizio veterinario, che ha prescritto misure per garantire il benessere degli animali.
L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Perugia ai sensi dell’articolo 727 del codice penale. Rischia l’arresto fino a un anno, un’ammenda fino a 10.000 euro e sanzioni amministrative da 500 a 5.000 euro previste dalla recente legge n. 82/2025, conosciuta come “Legge Brambilla”.






