L’Umbria dell’olio extravergine guarda avanti, puntando su qualità, filiera e turismo. È questo il messaggio emerso dal convegno “Verso il futuro dell’olio extravergine di oliva in Umbria”, organizzato dal GAL Trasimeno-Orvietano insieme all’Oleificio Pozzuolese, che ha riunito a Pozzuolo Umbro produttori, istituzioni e operatori del settore.
Un vero e proprio laboratorio di idee, dove si è discusso di come rafforzare la competitività delle imprese olivicole umbre, promuovere la nascita di un consorzio di tutela dell’olio e ampliare la presenza sui mercati internazionali. Obiettivi ambiziosi ma necessari per valorizzare un prodotto che, come è stato sottolineato, rappresenta “non solo gastronomia, ma anche paesaggio, cultura e turismo”.
Ad aprire i lavori è stata Francesca Caproni, direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, che ha evidenziato “l’importanza della promozione e della commercializzazione per far conoscere l’olio umbro oltre i confini nazionali. L’olio – ha spiegato – è un prodotto che va raccontato, perché dietro ogni bottiglia ci sono storie di persone, di territorio e di eccellenza”.
Il presidente della Cooperativa Oleificio Pozzuolese, Sergio Maneggia, ha ricordato i cinquant’anni di attività della realtà locale e il lavoro di rete portato avanti insieme ad altre cooperative umbre: “Negli ultimi vent’anni la qualità del nostro olio è cresciuta enormemente, come riconosciuto anche a livello internazionale”.
L’assessore regionale alle Politiche Agricole Simona Meloni, intervenuta in chiusura, ha ribadito l’importanza di unire le forze: “Solo lavorando insieme possiamo costruire un percorso virtuoso che faccia dell’Umbria una terra di eccellenza olivicola. La sfida dei prossimi anni sarà quella di legare ancora di più olio e turismo, valorizzando le vie dell’olio come esperienze autentiche di territorio”.
L’incontro si è concluso con una degustazione dell’olio nuovo, preludio a una stagione olearia 2025 che si preannuncia di grande qualità e quantità.






