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venerdì 19 Aprile 2024
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abusivismo

False guardie zoologiche: a processo tredici persone al termine delle indagini della polizia locale di Magione

Erano diventati lo spauracchio di ignari cittadini davanti ai quali si presentavano come guardie zoofile procedendo illegalmente alla loro identificazione e spesso minacciandoli di...

Abusi edilizi, iniziata la demolizione di due edifici in una zona di pregio ambientale

Iniziata questa mattina la demolizione di due edifici abusivi con vista lago, una civile abitazione e un annesso utilizzato come rimessa attrezzi, realizzati in...

Opere abusive in riva al lago a Torricella: il Comune ordina la demolizione

Una serie di opere abusive in riva al lago a Torricella che il Comune di Magione ha deciso di demolire: si tratta di una...

Turismo in Umbria, piccoli segnali positivi nella stagione peggiore di sempre

“L’unica cosa positiva, in una stagione turistica così drammatica, è la volontà eroica degli imprenditori di questo settore di resistere, nonostante tutto. Segnali di ripresa ci sono, ma sono davvero troppo timidi per dire che va tutto bene. Non va tutto bene, per niente! In Umbria ci sono migliaia di lavoratori in cassa integrazione, ci sono migliaia di camere vuote. L’imprenditore deve essere ottimista per natura, ma in questo momento è davvero difficile: con una occupazione media delle strutture alberghiere intorno al 30% è davvero difficile continuare a resistere”. Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio commenta così i dati dell’ultima rilevazione mensile tra le imprese associate, che scatta una fotografia impietosa del settore nel mese di giugno. A fronte di un 14% di imprese che non ha mai chiuso i battenti, c’è un altro 14% che non ha ancora riaperto, e la metà di queste imprese non riaprirà prima del 2021.

Ristorazione abusiva, Fipe-Confcommercio: prime segnalazioni post Covid

La ripartenza è troppo lenta. Così, a due mesi dalla riapertura, la situazione dei pubblici esercizi è ancora molto difficile, come dimostra l’ultima indagine dell’Ufficio Studi di Fipe Confcommercio che fotografa bene anche la condizione umbra. Nonostante i fatturati siano in leggero recupero, si registrano perdite ancora del 40%, con effetti pesanti sulle prospettive e la sostenibilità economica delle aziende. Ad essere soddisfatti di aver riaperto sono poco più di 6 imprenditori su 10, circa il 61%, mentre sale la percentuale di chi ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività pre-Covid (68%), segno di un sentiment di forte preoccupazione nei confronti del futuro. Diminuisce di circa 4 punti rispetto al mese scorso la percentuale di chi valuta positivamente l'andamento dell’attività dopo la riapertura. Si passa dal 22,2% del mese scorso all’attuale 18% circa. “In un clima di comprensibile sfiducia tra gli imprendito

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