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venerdì 19 Aprile 2024
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Da “Giorgissima” un contributo per le attività dei ragazzi dell’Istituto Serafico di Assisi

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Da “Giorgissima” un contributo per le attività dell’orto delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto Serafico di Assisi. La famiglia di Giorgia Panciarola, la 19enne scomparsa a causa di un incidente stradale che si è verificato a fine maggio 2021 al lago Trasimeno, ha deciso di devolvere il ricavato della “Giorgissima”, la corsa podistica solidale organizzata in agosto a San Feliciano di Magione (Perugia) per ricordare la ragazza, a uno dei progetti che si svolgono all’interno del Serafico, Istituto che si occupa di riabilitazione, ricerca e innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Una scelta per ricordare l’amore di Giorgia per la natura e dedicata ai suoi coetanei.

A consegnare la donazione a nome di “Giorgissima” è stato papà Fabio, che ha incontrato la presidente dell’Istituto, Francesca Di Maolo. “Sapere che i genitori hanno scelto la nostra realtà per ricordare Giorgia – ha dichiarato la presidente Francesca Di Maolo – ci commuove e ci pone davanti a una responsabilità: far sì che la voglia di vivere di questa ragazza continui nei nostri ragazzi, che ogni giorno affrontano con coraggio le sfide della disabilità. Utilizzeremo la donazione per le nostre attività di ortoterapia attraverso le quali i ragazzi si occupano, ognuno in base alle proprie capacità, di seguire il ciclo della natura per coltivare i prodotti che poi utilizziamo all’interno della cucina del Serafico. Un’attività molto importante perché consente loro di diventare protagonisti attivi del prendersi cura toccando con mano il risultato del proprio lavoro con la gratificazione che ne deriva. Per questo non possiamo che ringraziare la famiglia Panciarola e gli amici di Giorgia che hanno corso per coltivare la memoria di una ragazza straordinaria e per realizzare qualcosa di bello per i bambini e i ragazzi del Serafico. Giorgia è un nuovo angelo accanto ai ragazzi e sono certa che si prenderà cura di loro”.

“Per noi genitori di Giorgia – hanno detto il papà Fabio e la mamma Stefania – l’idea che la Giorgissima possa contribuire in maniera concreta alla realizzazione di questa iniziativa è motivo di gioia ed orgoglio. Abbiamo pensato al Serafico di Assisi perché è un Ente che si batte per la dignità della vita e che esprime appieno quello spirito di solidarietà verso le persone più fragili che era fortemente presente in Giorgia. Coltivare la vita attraverso l’impegno, la volontà e l’intelligenza dei ragazzi del Serafico risponde appieno a quello che desideravamo e che anche Giorgia avrebbe sicuramente apprezzato. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la straordinaria partecipazione e generosità di tante persone che hanno voluto essere parte della Giorgissima, dimostrando la voglia di contribuire a rendere questo mondo un po’ migliore di quello che è. Anche in questo modo Giorgia continua a stare con noi e certamente proseguiremo in questo percorso per aiutare chi ne ha bisogno nel suo nome”.

Il Serafico, fondato nel 1871, è un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali, il Serafico accoglie e cura ogni giorno 165 pazienti, provenienti da 15 regioni d’Italia, per un totale di 13.219 trattamenti riabilitativi e 24.236 trattamenti educativi-occupazionali all’anno (dati 2019): di questi 10.820 nei laboratori, 12.012 nelle residenze e 1404 per i semiresidenziali. In una superficie complessiva di circa 10.000 mq, posta su di un’area di 40.000 mq, sono stati curati 103 pazienti residenti e 62 semiresidenti; sono state effettuate 142 visite specialistiche per 43 persone. I Servizi per i DSA hanno accolto 40 persone in valutazione e 25 in trattamento, erogando 280 trattamenti riabilitativi e 441 educativi. I pasti erogati sono stati 60.510 e i Kg di biancheria lavati 115.000. Le persone al servizio degli utenti sono oltre 200 di cui 178 dipendenti, supportati da 6.336 ore di volontariato prestate da 36 volontari, tutti con motivazione, capacità e competenze, ma anche con un “capitale di umanità” in grado di entrare in sintonia con i pazienti. Per informazioni: www.serafico.org

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