Gianluca Brundo presenta il suo libro “Lo ammetto, ho tentato di essere felice”

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Gianluca Brundo presenta il suo libro “Lo ammetto, ho tentato di essere felice” - Trasimenonline

Sabato 14 dicembre alle 17.30, nella bella cornice della Sala del Teatro di Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago, l’attore e autore Gianluca Brundo presenta il suo ultimo libro “Lo ammetto, ho tentato di essere felice” edito da Bertoni e che l’autore ha scritto per la piccola Maria Sole, sua figlia. Un testo che narra la costante ricerca di felicità e la scoperta dei “mezzi” che hanno aiutato questo percorso, oltre allo sviluppo dell’attitudine alla felicità stessa. La scrittura è volontariamente coincisa ed immediata: una rivoluzione senza strepito, un’ode allo stupore, al silenzio, alla gentilezza, alla scoperta del proprio personale talento. «Sono un essere imperfetto. Sono nato imperfetto. Morirò imperfetto. Lo so. Forse un po’ meno imperfetto, ma pur sempre imperfetto. Però, lo ammetto, ho tentato di essere felice. Tentare di essere felice è il più bel mestiere del mondo. Ognuno può provarci come crede, come è sua indole, come è suo talento».

La prefazione è di Andrea Scanzi: «Ho conosciuto Gianluca Brundo il 21 luglio 2019 – scrive Scanzi –. Ha avuto la bontà di conferirmi il Premio Ars Contemporanea, da lui creato e diretto, nella splendida cornice di Castiglione del Lago. La motivazione era che, secondo lui, fossi voce libera e ribelle. Anzitutto a teatro: una splendida motivazione. Quasi sempre basta uno sguardo per capire se possa esserci o meno empatia tra due persone. Non mi è servito quindi molto per capire quanto anche Gianluca fosse voce libera e ribelle. Ne parla qui, in questo libro un po’ è autobiografia e un po’ “memoir”, un po’ flusso e un po’ (tanto) regalo alla figlia, che forse oggi non capirà ma domani di sicuro sì. L’autore parte da un “taccuino del 1992”, scoperto forse per caso e forse no, per ripercorrere la sua vita e più ancora per ribadire la sua natura di “essere imperfetto”. Le frasi sono spesso secche. Non di rado torna l’anafora, come l’evocativo “C’è” che supporta il capitolo “XIV”. A far da contrappunto ci sono prodigiose “liriche della mia esistenza”: Cecco Angiolieri, Petrarca, Belli, Cavalcanti, Vittorelli, Dante, D’Annunzio, Palazzeschi, Leopardi, Pasolini. Brundo scrive e legge di notte, detesta le scorciatoie, crede nel valore rivoluzionario della gentilezza e rifugge la vile prassi post-contemporanea di oggi, secondo cui devi per forza crearti un nemico per inventarti un capro espiatorio. “Lo ammetto, ho tentato di essere felice!” è opera di passioni e rivoluzioni. Di attese e occhi inconsueti. Di luci poste ad arte e odi al silenzio. Di maestri e meraviglia nell’esser sorpresi».

Gianluca Brundo, attore di cinema e teatro, regista ed autore, laureato in Storia del Teatro e dello Spettacolo, si è formato alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, per divenire poi allievo e collaboratore personale del maestro Orazio Costa. Interprete di testi classici e contemporanei, sia drammatici che comici, si è dedicato in modo particolare, nei suoi cinquanta spettacoli da protagonista, a Shakespeare, Molière, Dante. Collabora con la “Fondazione Teatro della Toscana – Teatro Nazionale”. Per il cinema ha recitato sia in produzioni comiche, campioni d’incasso, che in film d’autore. È fondatore e direttore del festival Internazionale ARS Contemporanea di Castiglione del Lago. «Non gradisco le figure dei ‘guru’, dei ‘santoni’, dei venditori di felicità – sostiene Gianluco Brundo – degli ambulanti del successo, quelli che per qualche centinaio di euro ti vendono pozioni miracolose, quelli che pretendono di detenere la sapienza, le leggi del mondo. Ho compreso che la felicità è un’attitudine, non una condizione; non la si compra, non la si materializza, non ha bisogno di illuminazioni. Le condizioni che poniamo in essere o che affrontiamo, servono a sostenere o affievolire la nostra attitudine. Le attitudini si possono rafforzare, sviluppare ed io ho conosciuto, strada facendo, il percorso a me più congeniale da seguire. Ognuno ha il suo. Ho diffidato e continuerò a diffidare del “si fa così”».
Alla presentazione parteciperà Matteo Burico sindaco di Castiglione del Lago: Brundo vive a Castiglione da moltissimi anni e qui ha ideato il Premio “Ars Contemporanea”, una rassegna di arti che si svolge a luglio e che ha ospitato scrittori, attori, autori e personaggi della cultura italiani e internazionali, con un crescente successo di pubblico e di critica.