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lunedì 14 Ottobre 2024
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Affitti, in arrivo contributi nazionali e regionali per le famiglie in difficoltà

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“I Comuni umbri, entro il prossimo 15 giugno 2020, dovranno emanare i bandi necessari per la formazione delle graduatorie che consentiranno la concessione dei contributi previsti dal Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione”: lo ha detto l’assessore regionale alle politiche della casa Enrico Melasecche annunciando che la Giunta regionale ha approvato la delibera che assegna ai 92 Comuni dell’Umbria i fondi a disposizione. Con Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 6 maggio scorso, collegato alle misure urgenti e straordinarie connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, è stata ripartita infatti tra le Regioni la disponibilità del Fondo Nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione, che ha attribuito alla Regione Umbria l’importo di 1.166.052,81 euro al quale vanno ad aggiungersi ulteriori risorse pari ad euro 1.511.834,48 stanziate dalla Regione.

Il totale a disposizione di questo strumento di sostegno economico alle famiglie ammonta a complessivi 2.677.887,29 euro. “Questi contributi – spiega Melasecche – sono destinati a sostenere i nuclei familiari in affitto che si trovano in difficoltà economica (anche a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19) e che corrispondono canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al reddito percepito”.
I Comuni, che devono utilizzare i fondi assegnati con procedura di urgenza, ripartiranno la somma assegnata tra i beneficiari idonei disponendo due graduatorie. Nella prima sono ricompresi coloro che percepiscono solo redditi da pensione o da lavoro dipendente il cui valore non superi quello di due pensioni minime Inps; nella seconda, invece, sono presi in considerazione i beneficiari con redditi che superano i predetti limiti.

Il contributo massimo concedibile a ciascun nucleo familiare richiedente ammonta a 3.000 euro per coloro che sono collocati nella prima graduatoria e a 2.300 per quelli ricompresi nella seconda graduatoria.
È prevista anche la possibilità per il comune di introdurre eventuali ulteriori condizioni di disagio del nucleo familiare che consentiranno di innalzare il contributo massimo concedibile.

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