Il tribunale di Perugia ha disposto la confisca di beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro a carico di un imprenditore perugino attivo nel commercio di carburanti e già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali legati a reati fiscali. Tra i beni confiscati figurano tre distributori di benzina situati a Perugia, Magione e Deruta, un’attività ricettiva con ristorante a Magione, vari terreni tra Roma e Rieti, oltre a diverse quote societarie.
Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza e coordinate dalla Procura di Perugia, l’imprenditore sarebbe stato coinvolto in associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali, dichiarazioni fraudolente, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione al pagamento delle accise.
Gli investigatori hanno giudicato il patrimonio accumulato del tutto sproporzionato rispetto alle capacità reddituali ufficiali dell’uomo.
Il tribunale ha condiviso questa valutazione, stabilendo che i flussi di denaro usati per acquisire i beni confiscati non derivassero da attività lecite.
È stato quindi nominato un amministratore giudiziario incaricato della gestione e destinazione dei beni sequestrati.