Vetreria di Piegaro, il senatore Briziarelli: “Sì allo sviluppo, ma garantendo la salute”

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“I dati emersi dai monitoraggi di Arpa Umbria e poi analizzati da Usl, relativi alla vetreria di Piegaro, sono preoccupanti è quindi fondamentale avviare un confronto che senza demonizzare le attività imprenditoriali che rappresentano un valore per il territorio, la cui crescita economica e occupazionale sarebbe una risorsa, garantisca in maniera assoluta e certa la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente”. Sono queste le parole del Senatore umbro della Lega, Luca Briziarelli che prosegue “Certezze che devono essere garantite sia sul nuovo che sul vecchio impianto”. Sulla stessa linea il capogruppo di minoranza del Consiglio comunale a Piegaro, Augusto Peltristo che sottolinea: “Da mesi chiediamo in tutte le sedi massima attenzione per coniugare le esigenze di salute e sviluppo, non siamo contro la vetreria, ma siamo a favore di uno sviluppo sostenibile che non metta a rischio ambiente e salute della popolazione”.

Proprio il 10 febbraio il Senatore leghista ha incontrato il direttore di Arpa Umbria per un confronto su alcuni rilevanti questioni ambientali e ha richiesto una particolare attenzione sulla vetreria di Piegaro e su tutte le decisioni ad essa connesse. “A fronte degli effetti ambientali e delle possibili ricadute negative sulla salute che le indagini effettuate per un breve periodo da Arpa Umbria e commentate dall’Usl sembrano avvalorare – continua il senatore – le preoccupazioni dei cittadini rendono necessaria l’assunzione di una posizione che tuteli la salute della popolazione. Auspichiamo – dice Briziarelli – che proprio Arpa Umbria possa mettere in atto un monitoraggio prolungato nel tempo e non solo per 15 giorni l’anno e che si possa pensare all’uso di centraline di monitoraggio fisse nei comuni di Panicale e Piegaro, così da avere dati certi prima di autorizzare un nuovo impianto. Ci aspettiamo inoltre che la vetreria si adegui alle prescrizioni dell’Usl quanto prima, tenuto conto che esse si basano su dati certi che non possono e non devono essere messi in discussione”.