Segnali incoraggianti, che danno respiro a un settore cruciale per l’economia del Trasimeno: il turismo al lago è vivo e i proprietari delle strutture ricettive – campeggi in primis – possono tirare un sospiro di sollievo dopo i timori e le tante disdette di giugno a causa dell’epidemia di coronavirus.
Meno stranieri, più turisti di prossimità, specialmente nel fine settimana. Questa è la fotografia scattata tra la fine dello scorso mese e luglio. I proprietari del camping Kuursal di Passignano, che gestiscono anche un hotel, fanno il punto: “Questa prima parte di estate sta andando bene, siamo soddisfatti – spiegano al Corriere dell’Umbria –. Giugno è stato abbastanza positivo, mentre luglio e agosto vanno bene. L’albergo è pieno, mentre il campeggio è al 50%”.
A calare sono le presenze dei turisti olandesi e tedeschi, grandi frequentatori del Trasimeno. La conferma arriva dai gestori del Camping Listro di Castiglione del Lago: “Abbiamo perso gran parte delle presenze provenienti dall’estero. Gli stranieri che arrivano sono fidelizzati, tornano perché si sono fidati delle nostre informazioni, il turismo italiano è soprattutto quello di prossimità, ma registriamo anche presenze dal nord”.
Durante la settimana, infatti, si sono registrati diversi arrivi da Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre nel weekend le sponde del lago si riempiono soprattutto grazie alla presenza di persone che vivono a ridosso del Trasimeno, in particolare nel Perugino e nell’Aretino. Quel che certo è che rispetto a poco tempo fa si respira un’aria di ottimismo: “La tendenza – dichiarano dall’Eden Park di Torricella – è all’aumento dell’afflusso, Le prenotazioni si avvicinano a quelle dell’anno scorso, chissà che non possano anche superarle: la situazione è in evoluzione”.