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lunedì 14 Ottobre 2024
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Marco Bocci e quell’incidente all’autodromo di Magione che gli ha salvato la vita

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Un incidente che potrebbe avergli salvato la vita. Sembra un paradosso, ma così è stato per Marco Bocci, attore di Marsciano noto per i ruoli interpretati nelle serie tv ‘Romanzo criminale’ e ‘Squadra antimafia’. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il 42enne racconta di aver scoperto di avere dei gravi problemi di salute in seguito a uno schianto avvenuto all’autodromo di Magione, durante una gara di Bmw: “Proprio quell’incidente ha reso palese, ha slatentizzato la mia malattia, ne ha reso possibile l’accertamento e la diagnosi, herpes al cervello, che altrimenti avrebbe avuto un corso dall’esito irreversibile”.

Ora, dice l’attore, sposato con la collega Laura Chiatti, quel tremendo periodo si è trasformato in un’opera teatrale, ‘Lo Zingaro’: “Sono io – spiega Bocci – mio padre era ex pilota e, sin da quando avevo 6 anni, mi portava alle corse, era un accanito fan di Senna e mi ha contagiato. Da allora è iniziata la mia fascinazione per il pilota di Formula 1, sia in maniera simbolica, sia sognando di eguagliarlo, emularlo, finché lo vedo morire davanti a me. Lo Zingaro si rende conto che non è bene accanirsi nel seguire un mito, è meglio vivere e accettare la propria normalità”.

Bocci spiega che la scoperta della malattia ha cambiato molte cose: “A me è venuta una rabbia, una voglia di vita che prima dell’incubo non avevo. I primi giorni, appena risvegliato dall’intervento, non ero cosciente, né consapevole e tutto ciò che avveniva era vago, me lo hanno raccontato. L’assurdità è che avevo la sensazione che mi raccontassero un film di cui ero protagonista, ma non avevo coscienza di averlo mai girato”.

Poi il lento recupero, il ritorno alla normalità, l’addio per sempre al mondo delle corse: “Per partecipare a quelle gare, occorre essere un po’ folli”. L’essere padre di due bambini ha avuto la meglio su quella voglia matta, su quel sogno da inseguire. Per la gioia di sua moglie Laura Chiatti: “anche se mi ha sempre stimolato a non rinunciare alle mie passioni. Però è molto più contenta se non corro”.

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