La risposta della Giunta sulla vendita di terreni al Lido Comunale,è arrivata lasciando troppe incertezze sulle procedure adottate e sul futuro dell’intera area pubblica.Voler minimizzare che l’area interessata alla vendita sia di poca consistenza,è fuori dalla realtà.L’area ha una superfice di 1063 metri quadrati,desumibile dalla convenzione approvata con Deliberazione di Giunta comunale n.230 del 4 Novembre 2021.La stessa convenzione pubblicata all’albo Pretorio comunale,prevede obbligazioni per il Comune e per la parte privata,ma non prevede alcun vincolo di servitù perenne di passaggio ciclo-pedonale sul terreno ceduto come dichiarato nel comunicato della Giunta.Il fatto che il comune si sia avvalso di uno studio legale sull’interpretazione della norma per la cessione del bene a trattativa privata diretta,è un altro punto dolente della vicenda.
Il Regolamento speciale per la vendita di immobili approvato dal comune nel 2010,disciplina all’art.11,le possibilità per evitare il Bando Pubblico,in casi specifici,dove il comune possa realizzare finalità Istituzionali.Questa ipotesi si realizza in base al Regolamento citato, principalmente se l’alienazione è a favore di Società o Consorsi a prevalente partecipazione pubblica o Enti Pubblici con finalità sociali.Altresi,la trattativa privata si può espletare in presenza di alienazioni di beni residuali quali relitti stradali ,fondi interclusi,per i quali siano interessati i confinanti o frontisti per immobili di un valore non superiore a 20000 euro.Nel caso specifico,non si tratterebbe di relitto stradale,e andrebbe comunque effettuata una Gara Ufficiosa invitando i confinanti.Il prezzo di vendita stabilito dal Comune 21 euro a metro quadrato che secondo il Regolamento speciale per la vendita di immobili (art.5),oltre alla stima del valore commerciale del terreno,devono essere aggiunte,le spese legali sostenute,quelle di progettazione e frazionamento della particella catastale 298,è ben lontano dal valore di mercato di un area strategica e unica.Basti pensare che a poca distanza, nello stesso comparto hanno venduto lotti di terreno di 700 metri quadrati per residenze a 110000 euro.Non possiamo che prendere atto positivamente,nel rispetto del PRG,del fatto che il comune abbia dato la possibilità di incrementare del 30%,il fabbricato demolito,favorendo cosi il risultato economico per l’investitore.
L’incremento della superfice utile coperta del Ristorante,in ottemperanza alle norme di attuazione del PRG ,ha consentito di poter realizzare benefici economici per il Comune,per la sistemazione dell’area Pubblica di accesso al Pontile,nelle previsioni del Masterplan approvato dalla precedente Amministrazione.Cosi pure,la realizzazione dei WC sono finanziati nelle previsioni della premialità del vigente PRG ,la cui gestione di apertura,chiusura e igienizzazione sarebbero accollate al comune pur insistendo su area privata.Se nel 2015,quando il Comune ha ceduto il Ristorante la Pigra Tinca,,non ha ceduto l’area di proprietà di pertinenza il fabbricato, che collega il Pontile al Parco e Lido del Carabiniere,non è stato solo per scelta politica di quell’Amministrazione.La provenienza di quell’area con finalità di interesse Pubblico ,non deve essere privatizzata.Il Progetto Direttore LL4 del PRG che va dall’ ex-potabilizzatore al Lido del Carabiniere,non prescrive la sottoscrizione di Protocolli d’intesa Comune-Privati e cessioni di aree Pubbliche.
Daniz Lodovichi
Pierino Bernardini