“Con il piano di efficientamento e riqualificazione del sistema sanitario regionale 2022-2024 adottato dalla Regione Umbria con delibera della giunta regionale il 5 ottobre scorso si compie un altro passo verso lo smantellamento della sanità pubblica regionale ed in particolare del Trasimeno”. Ad affermarlo è Mauro Moriconi, responsabile della zona del lago per la Cgil di Perugia. “In particolare – spiega il sindacalista – la riconversione del presidio ospedaliero di Castiglione del Lago in ospedale di comunità, che comporterebbe anche la chiusura del pronto soccorso, rappresenta l’ennesimo schiaffo al territorio del Trasimeno ormai sempre più ai margini nelle priorità della politica regionale. Questa giunta regionale vuole cancellare l’ultimo presidio rimasto nel territorio, dimostrando ancora una volta la sua inaffidabilità, avendo disatteso gli impegni presi con le amministrazioni locali”.
Secondo Moriconi, questa scelta ridurrà “drasticamente” il livello dei servizi per una popolazione di circa 60mila persone, non tenendo conto tra l’altro (come invece è stato fatto per altri territori) del fatto che si tratta di un’area a grande vocazione turistica con decine di migliaia di presenze ogni anno.
“Da anni come Cgil denunciamo una progressiva marginalizzazione del Trasimeno, oggi prendiamo atto positivamente della netta presa di posizione dei sindaci e saremo a disposizione per sostenere iniziative mobilitazione, costruendo insieme anche percorsi di informazione della cittadinanza”, conclude Moriconi.