“Un grande lavoro di squadra avviato mesi fa che sta dando i suoi frutti”. Così la dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo di Magione commenta il positivo avvio della didattica a distanza per i suoi studenti. Già a gennaio erano state formate classi virtuali e ora in emergenza sono stati subito organizzati incontri docenti in videoconferenza attraverso la piattaforma Hangouts Meet messa a disposizione da Google.
“L’emergenza che ci siamo trovati ad affrontare come scuola a seguito delle disposizioni decise dal Ministero per il contenimento del coronavirus – fa sapere Lorella Monichini, dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo di Magione, nonché ex docente di informatica e animatore digitale – non ci ha trovati impreparati. Quando sono arrivata, a inizio di quest’anno scolastico, ho condiviso con il corpo docente l’idea di definire una piattaforma gratuita, la GSuite for Education. Ottenuta l’autorizzazione dal collegio docenti, di cui molti già esperti digitali, siamo partiti, prima con un corso di formazione, poi operando con questo nuovo metodo che, tra le diverse opportunità, consente di fornire un indirizzo email a tutti: personale, collaboratori, docenti, studenti e, ovviamente, la sottoscritta. Nella garanzia della privacy dell’istituto e di tutti quelli che vi operano, tutti possono accedere allo spazio virtuale, il cloud, scambiando documenti, presentazioni, moduli da compilare e, in tutto questo, oltre allo spazio che ciascuno ha a disposizione c’è la possibilità di condividere documenti e collaborare alla loro produzione in modo sincrono e asincrono. In ogni momento si può lavorare insieme o singolarmente scambiandosi informazioni”.
“Questo – prosegue – è stato il primo passo realizzato in maniera autonoma. Poi è arrivata l’emergenza e quella che era un’iniziativa singola, anche se in linea con le indicazioni del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) la cui prima formulazione risale al 2009, si è dimostrata una grande risorsa. Alla sospensione delle lezioni in presenza per decreto ministeriale non abbiamo dovuto far altro che rendere operativa la sperimentazione che fino ad ora era rimasta all’interno di poche classi. Devo dire che è entusiasmante non solo perché tutti i docenti, anche chi non aveva fatto in precedenza corsi di formazione, hanno risposto in maniera molto positiva a questa nuova modalità di insegnamento ma sorprendenti sono stati i ragazzi che anche se, fino ad oggi, non esisteva un preciso obbligo di seguire le lezioni, hanno subito partecipato attivamente.
“A questa fase – fa sapere – che potremmo definire di prova, visto anche il protrarsi della situazione di emergenza, seguirà, come è ovvio, una maggiore strutturazione dell’orario perché i ragazzi, per crescere ed apprendere, hanno bisogno di regole. Per cui, pensiamo da lunedì, verrà definito un intervallo orario preciso in cui gli studenti, suddivisi in classi, incontreranno i loro docenti per proseguire il programma di studi. Riusciremo a rispettare anche il calendario degli scrutini che verranno svolti in videoconferenza, ciascuno dalla propria abitazione. Nel rispetto delle indicazioni ministeriali per la riduzione della mobilità delle persone.”