Finalmente una buona notizia. Dopo una lunga sequenza di dubbi e polemiche, l’Arpa Umbria, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ha emesso il suo verdetto: i fanghi del Trasimeno non sono inquinati. I sedimenti, fonte di tanti problemi alle sponde del lago, potranno dunque essere dragati e raccolti.
In particolare i primi risultati sono arrivati dai fanghi che sono stati prelevati sull’isola Polvese, prima di dare il via ai lavori per la realizzazione del nuovo pontile. Soddisfatto Sandro Pasquali, sindaco di Passignano e vicepresidente della Provincia di Perugia, in prima linea su tale questione per conto dell’Unione dei Comuni del Trasimeno: “Un dato sicuramente positivo – afferma il primo cittadino passignanese – che insieme all’arrivo dei fondi per la manutenzione dei pontili e delle sponde potrebbe vera mente essere di svolta per il territorio”.
I fondi a cui fa riferimento Pasquali, per un ammontare totale di 3,9 milioni di euro, sono stati infatti stanziati proprio con l’obiettivo di eseguire il dragaggio delle rotte di navigazione pubblica, turistica e delle darsene, oltre a servire a ripristinare le barriere frangiflutti della darsena e il taglio delle alghe.
La notizia soddisfa anche Filippo Gallinella, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha rilasciato una dichiarazione al quotidiano La Nazione: “Se le verifiche tecniche danno l’ok è sicuramente un bei passo in avanti. Le risorse ci sono, continuiamo con i campionamenti e se ci saranno criticità le affronteremo. Siamo tutti a disposizione per risolvere la questione”.